BIO
Dopo gli studi di jazz all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, inizia un percorso di ricerca nel campo della World Music.
La musica balcanica in primis, con la Nema Problema Orchestra (2004) con la quale si è esibito in vari festival e club in tutta Europa.
In particolare, si è dedicato alla costruzione di un linguaggio personale ricco di elementi incontrati, rivolgendo lo sguardo a mondi sonori extraeuropei, in particolare al Medio Oriente.
Nella collaborazione con Camilla Barbarito (2010) trova il pretesto per un approfondimento nelle direzioni più disparate, dal tango al fado, al flamenco allo swing e alla bossanova, seguendo la cantante nella sua continua ricerca, che arriva a fondersi con il teatro con il progetto Nina Madù e le Reliquie Commestibili.
Membro del Connections Trio, gruppo a base fortemente jazz in cui collabora con il pianista turco Yigit Ozatalay, professore di composizione e arrangiamento pianistico all’Università di Musica di Istanbul.
Nel 2015 inizia la collaborazione con il famoso suonatore di tar Fakhraddin Gafarov, nel quartetto a suo nome, con il quale incide l’album Uzunderè (Milano / Baku 2017) interamente composto da musiche di origine caucasica.
Nel 2016 dà vita insieme ad Ashti Abdo e Manuel Buda all’Abdo Buda Marconi trio, un eccentrico ensemble di sole corde, che propone brani dal sound “mediterraneo”. Nell’estate 2022 è prevista l’uscita del secondo Album del trio.
Nel 2018 fonda il progetto Osmosi, insieme ad Alberto Pederneschi e Ivo Barbieri. In una originale veste jazz-rock a tratti psichedelica un repertorio che volge lo sguardo verso Oriente.
Sempre nel 2018 è uno dei fondatori dell’Associazione Culturale Sciami Cromatici con la quale organizza, tra gli altri, il festival S’I’ Fosse Foco.
Ph. Laila Pozzo